Codice: ALFO379
A.A.: 2020/2021
Iscrizioni sempre aperte
Prezzo: 300 €
(Richiedi info sulle nostre agevolazioni economiche)
CFU: 30
Durata: 750 ore
Il corso è rivolto a coloro che vogliono specializzarsi nella figura di "esperto in relazioni sindacali" . Una figura importante che svolge un'attività di confronto con o per i sindacati dei lavoratori su varie tematiche.
Codice: ALFO381
A.A.: 2020/2021
Iscrizioni sempre aperte
Prezzo: 1200 €
(Richiedi info sulle nostre agevolazioni economiche)
CFU: 60
Durata: 1500 ore
Il Corso è rivolto a coloro che vogliono approfondire quelle che sono le attuali problematiche di natura penale che interessano la gestione delle imprese.
Codice: ALFO387
A.A.: 2020/2021
Iscrizioni sempre aperte
Prezzo: 1200 €
(Richiedi info sulle nostre agevolazioni economiche)
CFU: 60
Durata: 1500 ore
Il nuovo GDPR, General/ Data Protection Regulation (Regolamento VE 2016/679), entra pienamente in vigore il 25 maggio 2018 e obbliga le Pubbliche Amministrazioni ad un effettivo controllo sul trattamento dei dati in proprio possesso e ad una reingegnerizzazione di tutti i processi gestionali. Il corso quindi si propone di formare tutti coloro che vogliono specializzarsi in questa nuova figura: il Data Protection Officer.
Di fronte al cambiamento sempre più rapido e imprevedibile della società attuale, occorre attrezzarsi per procedere nel continuo divenire, gestendo il cambiamento piuttosto che facendosi gestire da esso, restituendo alla crisi il significato di “apertura”, di occasione, rischiosa sì, e al tempo stesso ricca di possibilità. La promozione di nuove professionalità è pertanto di rilievo prima di tutto strategico.
La professione del Risk Manager e comunque di un soggetto in grado di arginare e contenere la spesa pubblica assume una centralità strategica per la Pubblica Amministrazione e può diventare uno sbocco per soggetti con competenze trasversali in grado di individuare strumenti altamente innovativi per gli Amministratori al fine di garantire anche maggior sicurezza per i cittadini.
Codice: ALFO389
A.A.: 2020/2021
Iscrizioni sempre aperte
Prezzo: 900 €
(Richiedi info sulle nostre agevolazioni economiche)
CFU: 60
Durata: 1500 ore
L’elevato grado di internazionalizzazione in cui operano le Aziende Marittime richiede l’assunzione di professionisti che posseggono una eccellente preparazione in particolari ambiti operativi. Riteniamo quindi utile proporre un corso che vada a coprire la esigenza di “competenze” nelle discipline “Giuridico / Gestionale “ applicate al Cluster Marittimo.
Codice: ALFO421
A.A.: 2020/2021
Iscrizioni sempre aperte
Prezzo: 500 €
(Richiedi info sulle nostre agevolazioni economiche)
CFU: 30
Durata: 750 ore
Il nuovo GDPR,General/ Data Protection Regulation (Regolamento VE 2016/679), entra pienamente in vigore il 25 maggio 2018 e obbliga le Pubbliche Amministrazioni ad un effettivo controllo sul trattamento dei dati in proprio possesso e ad una reingegnerizzazione di tutti i processi gestionali.
Il corso si compone di 6 moduli e potrà essere frequentato nella sua totalità oppure ci si potrà iscrivere ai singoli moduli.
Modulo 1: La comunicazione d’impresa – L’obiettivo del presente modulo è fornire le conoscenze di base afferenti alla comunicazione d’impresa. In particolare, si focalizzerà, previa definizione dei concetti di comunicazione nonché di comunicazione d’impresa, sugli obiettivi della comunicazione d’impresa medesima, sulla fidelizzazione del mercato di riferimento, sulla comunicazione istituzionale, sulla comunicazione di prodotto, sugli strumenti di comunicazione, e, infine, sulle strategie di comunicazione nel ciclo di vita del prodotto.
Modulo 2: La gestione della partnership – L’obiettivo del presente modulo è fornire le conoscenze di base afferenti alla tematica della gestione della partnership. In particolare, si focalizzerà sulla modalità di gestione nonché sui meccanismi di protezione della partnership, sulle tipologie di partnership, sulla collaborazione tecnologica (obiettivi, requisiti nonché tipologie di codesign), e, infine, sui diversi strumenti a disposizione delle aziende per favorire l'interazione fra cliente e fornitore in fase progettuale.
Modulo 3: Reti di impresa e misurazioni - L’obiettivo del presente modulo è illustrare analisi e ricerche svolte in Italia, per analizzare la situazione del paese in materia di economia circolare. Vengono illustrati gli indici creati per misurare e confrontare i parametri ritenuti di primaria importanza per un corretto sviluppo delle industrie. Inoltre, viene proposto un nuovo modello di governance che si basa sul concetto delle reti di impresa, volto a investimenti per innovazioni, tecnologie e conoscenze avanzate, in linea con i progressi dell’industria 4.0.
Modulo 4: Il concetto di eco-efficacia - L’obiettivo del presente modulo è dimostrare come è avvenuto il passaggio da logiche di economia lineare quelle di economia circolare. Si basa sugli studi di McDonough e nello specifico sul concetto “dalla culla alla culla” che vede nei materiali la possibilità di creare filiere di produzione sostenibili. Si parla dei concetti di eco efficienza ed eco efficacia, definendoli e mostrando la differenza tra i due modi di operare. Inoltre, si fornisce un esempio virtuoso che lega l’architettura e la sostenibilità in una perfetta sintesi che si basa sui concetti cardine dell’economia circolare.
Modulo 5: Le scelte strategiche in supply chain - L’obiettivo del presente modulo è introdurre il problema della gestione del sistema di produzione nell’ambito della più ampia gestione della supply chain, evidenziando come, negli ultimi decenni, il focus sia sempre più centrato sulla sincronizzazione della gestione del sistema produttivo con la gestione delle attività a monte e a valle dell’azienda. A tal proposito, è importante interpretare la supply chain, non solo come un insieme di attori e flussi di materiali e informazioni, ma anche come l’insieme dei processi che la attraversano. Infine, si presentano i due approcci fondamentali per la configurazione della supply chain, l’approccio “push” e l’approccio “pull”. È interessante notare come i concetti di “push” e “pull” cambiano di significato quando vengono impiegati per descrivere le principali tecniche operative di gestione dei flussi
Modulo 6: LCA come strumento di analisi – L’obiettivo del presente modulo è l’analisi della filiera di gestione e di riciclo delle plastiche anche attraverso l’analisi del ciclo di vita, con particolare attenzione alle plastiche dure non da imballaggio, attualmente conferite nella raccolta indifferenziata. L'economia circolare rappresenta un modello alternativo di sviluppo caratterizzato da una maggiore sostenibilità rispetto all'economia lineare tradizionale. Tale modello è in antitesi con il modello lineare che invece segue il percorso tipico di produzione, utilizzo e smaltimento. In un'economia di tipo circolare, al contrario si usano le risorse per un periodo di tempo più lungo possibile, se ne sfruttano al massimo il valore durante l'utilizzo, e successivamente si recupera e rigenera i prodotti e i materiali al termine della loro vita di servizio. Essa aumenta il valore di una risorsa materiale massimizzando la sua conversione in prodotti ed eliminando così gli sprechi e la produzione sempre maggiore di rifiuti. La lezione inizia dalla corretta e organizzata gestione della raccolta differenziata del rifiuto fino alla produzione delle materie prime seconde, questo processo sarà valutato mediante lo sviluppo del Life Cycle Assessment (LCA) per valutare gli impatti ambientali relativi al processo di produzione delle plastiche dure a confronto con nuovi approcci nell’ottica dell’economia circolare. Inoltre, si mostreranno i casi nel mondo ed in Italia di migliori buone pratiche indirizzate al riciclo di plastica favorendo lo sviluppo di un’economia circolare.
Il corso si compone di 3 moduli e potrà essere frequentato nella sua totalità oppure ci si potrà iscrivere ai singoli moduli.
Modulo 1: Opportunità di finanziamento e strumenti finanziari nazionali, regionali e per settore di mercato – L’obiettivo del presente modulo è spiegare e dimostrare come l'adozione di modelli aziendali circolari incida sulle necessità finanziarie delle PMI e introdurre alle opportunità di finanziamento per rispondere alle necessità della società. I modelli di azienda circolare, in generale, richiedono maggiori finanziamenti che possono essere di stampo nazionale, regionale o internazionale.
Modulo 2: Strumenti finanziari a livello UE – L’obiettivo del presente modulo è presentare una selezione degli strumenti finanziari che la Commissione Europea e le altre istituzioni UE (es. la Banca per gli Investimenti europea) offrono per aiutare le PMI ad adottare strategie e pratiche circolari. Queste informazioni possono costituire la base per le organizzazioni di supporto delle PMI per iniziare ad aiutare i loro membri a presentare richieste per le diverse forme di finanziamenti UE. In primo luogo si spiegano brevemente i diversi tipi di programmi.
Modulo 3: Strumenti non finanziari a livello UE - L’obiettivo del presente modulo è presentare una selezione degli strumenti non-finanziari che la Commissione Europea offre per aiutare le PMI ad adottare strategie e pratiche circolari. Queste informazioni possono costituire la base per le organizzazioni di supporto delle PMI per iniziare ad aiutare i loro membri a fare uso di questi strumenti. In primo luogo si spiegano brevemente i diversi tipi di programmi. Questi programmi quindi sono ripresi per mostrare gli strumenti diretti che possono essere usati da una PMI.
Il corso si compone di 9 moduli e potrà essere frequentato nella sua totalità oppure ci si potrà iscrivere ai singoli moduli.
Modulo 1: Introduzione ai concetti di economia circolare e green economy – L’obiettivo del presente modulo è introdurre lo studente ai nuovi concetti dell’economia circolare e della green economy, che sono due nuovi modi di guardare all’economia attuale. Il termine economia circolare è definito come un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. La green economy (o economia ecologica) è invece un modello teorico di sviluppo economico che ha origine da un’analisi bio-economica del sistema economico. Si forniscono le definizioni, i benefici, i vantaggi per le imprese e le opportunità.
Modulo 2: Dagli obiettivi del millennio agli obiettivi di sviluppo sostenibile – L’obiettivo del presente modulo è esaminare il passaggio dai MDGs ai SDGs. Nel 2000 l'Onu si era data otto Obiettivi di sviluppo del Millennio (MDGs, Millennium Development Goals) da conseguire entro il 2015. Alla fine di questo periodo si è constatato che molti di essi andavano riproposti, anche se in termini nuovi e più larghi. Si analizzano i processi di trasformazione che hanno portato alla centralità degli obiettivi di sviluppo sostenibile e all’importanza centrale che questi hanno acquisito per la politica economia del pianeta.
Modulo 3: Economia circolare - L’obiettivo del presente modulo è analizzare nel dettaglio l’economia circolare mostrando i principi fondamentali che sono alla base della stessa. Si analizzano i limiti e le opportunità della circular economy e si presta attenzione allo scenario sociale e culturale, oltre che economico, per spiegare l’evoluzione e la necessità della trasformazione. Ritornano al centro, come asset strategico, i concetti di valore e quello di relazione e a partire da questi, si analizza l’economia della condivisione, la sharing economy, come opportunità.
Modulo 4: Come misurare l’economia circolare - L’obiettivo del presente modulo è specificare i concetti essenziali dell’economia circolare e gli obiettivi che essa si pone per un miglioramento ambientale, sociale ed economico. Per comprendere il successo o l’insuccesso delle performance di una policy, delle istituzioni, di un prodotto, dell’industria o di un’impresa, è necessario individuare degli indicatori che analizzano il progresso/ successo sia a livello macro, meso e micro. Nello specifico, si analizzano gli indicatori macro e micro, la loro necessità ed il loro funzionamento.
Modulo 5: Nuovi concetti alla base delle trasformazioni - L’obiettivo del presente modulo è esplicare il codice dell’ambiente, secondo la normativa vigente e aggiornata, così da poter garantire un quadro chiaro e completo delle azioni necessarie per poter usare, riusare o smaltire i rifiutI. Proprio per quanto concerne questi ultimi, si presta attenzione alle direttive dell’Unione europea che differenziano il rifiuto dalla fine dello stesso, ovvero l’end of waste, che secondo le logiche della circolarità può assumere nuova vita, di valore. Si analizzano i commi delle direttive per fornire definizioni chiare e aggiornate.
Modulo 6: Circolarità e digitale – L’obiettivo del presente modulo è analizzare la complementarità e le sinergie che sussistono tra l’economia circolare e la quarta rivoluzione industriale, definita industria 4.0. Si evidenziano correlazioni ed opportunità affinchè, grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, si possano apportare soluzioni ecologiche che migliorano il benessere della società e del pianeta. Si inizia ad introdurre il concetto di economia ecologica in contrapposizione alle forme di economia neoliberiste, spiegando la visione presente alla base dell’economia verde ed il benessere che apporta.
Modulo 7: La direttiva SUP - misure di contrasto all’utilizzo delle plastiche monouso -
Il presente modulo vuole mettere in luce tutti gli aspetti più salienti della direttiva 2019/904 del giugno 2019 che introduce il divieto al consumo nell’UE di alcuni prodotti in plastica monouso. La nuova direttiva, infatti, vieta a partire dal 2021 la vendita all’interno dell’Ue di 10 articoli in plastica monouso: di questi si analizzeranno tutte le caratteristiche e gli effetti sul mercato. Durante la lezione, inoltre, si metteranno in luce tutti gli aspetti di questa direttiva che, nonostante si ponga nel solco delle precedenti quattro direttive sulla circular economy, ha degli obiettivi più specifici e stringenti di riutilizzo e di riciclaggio per alcuni specifici prodotti. Infine, verrà illustrato il regime specifico di EPR per i prodotti monouso non vietati.
Modulo 8: L’EUROPEAN GREEN DEAL - I punti chiave della Commissione Europea
La lezione verterà sugli aspetti fondamentali e gli obiettivi principali del Green Deal europeo, così come tracciati dalla Commissione europea nel dicembre 2019: si tratta di una vera e propria roadmap che interessa tutti i settori della green economy. In particolare, si porrà l’attenzione su tutte le proposte legislative; sulle Strategie e Piani d’azione; sugli strumenti di finanziamento e iniziative non legislative che la UE vuole mettere in campo fino al 2030. Inoltre, saranno messi in luce durante la lezione tutti gli strumenti a disposizione per accelerare la transizione verso un’economia circolare.
Modulo 9: Un nuovo Piano d'azione per l'economia circolare
La lezione metterà in luce tutti gli aspetti più importanti della Comunicazione della Commissione europea del marzo 2020. In particolare, verranno analizzate tutte le criticità riscontrate dalla Commissione europea che ancora ostacolano lo sviluppo dell’economia circolare, individuando le azioni necessarie da porre in essere fino al 2022 per accelerare la transizione ecologica dell’UE. Inoltre, saranno analizzate nel dettaglio tutte le azioni concrete indicate nella Tabella di marcia per i prossimi anni, con le finalità ed obiettivi.
Il corso si compone di 7 moduli e potrà essere frequentato nella sua totalità
oppure ci si potrà iscrivere ai singoli moduli.
Modulo 1: Città, impianti e patrimonio – L’obiettivo del presente modulo è spiegare la connessione tra il problema del cambiamento climatico e le città. Queste ultime risultano uno snodo strategico per le trasformazioni verso l’economia circolare e rappresentano anche uno dei maggiori input per l’inquinamento. Si analizzano le possibilità, le strategie per agire e migliorare il patrimonio esistente, le problematiche, le normative e direttive. Un focus specifico viene dedicato agli stati urbani ed extraurbani e agli impianti che sono necessari per attivare le modalità della circular economy, migliorando sempre più.
Modulo 2: L’economia circolare nelle isole minori – L’obiettivo del presente modulo è spiegare come le isole minori possono essere considerati come dei sono sistemi isolati in grado di divenire il laboratorio ideale per affrontare le sfide ambientali più urgenti e importanti che il Mondo ha di fronte. Questa sfida riguarda in particolare le isole italiane e del mediterraneo per la tutela delle risorse naturali e paesaggistiche presenti e la possibilità di valorizzarle con ambiziosi progetti sostenibili, in quanto rappresentano un ecosistema vulnerabile, dentro uno scenario climatico che prevede rilevanti impatti legati all’aumento della temperatura dell’atmosfera e del mare, e per le pressioni antropiche legate alla forte pressione turistica nei mesi estivi. Quella dei rifiuti è in molte isole italiane un’autentica priorità ambientale, perché oggi i numeri della raccolta differenziata a parte alcuni casi virtuosi sono bassi e l’unica soluzione adottata è il trasferimento dei rifiuti via nave, quando invece si può passare a modelli di gestione capaci di creare vantaggi economici e ambientali. Risulta quindi di fondamentale importanza da parte delle amministrazioni locali varare politiche di prevenzione per ridurre la produzione di rifiuto alla fonte, attuando misure di informazione e contenimento, e in parallelo accelerare la raccolta differenziata, aumentando quindi la qualità del rifiuto (e delle materie prime seconde). La bontà della raccolta differenziata può avviare il rifiuto ad una seconda vita, come materia prima seconda, re-immettendolo nei cicli produttivi o valorizzandolo come risorsa energetica sostenibile.
Modulo 3: L’economia circolare e le applicazioni tecnologiche: il riutilizzo dei mozziconi di sigarette e dei pannolini - L’obiettivo del presente modulo è illustrare gli obiettivi ed i risultai dei progetti Rinasce e ReCePIT.
Il progetto Rinasce: Il problema ambientale affrontato dal progetto di solito è molto sottovalutato, ma basti pensare che nel mondo vengono fumate circa 5.6 trilioni di sigarette ogni giorno; I mozziconi prodotti costituiscono circa il 30% (in volume) del totale dei rifiuti raccolti nelle spiagge, In Italia, si stimano 13.000 tonnellate di mozziconi prodotti ogni anno (ENEA, 2010) Sulle spiagge adriatiche e ioniche i filtri si trovano al quinto posto nella graduatoria dei rifiuti raccolti (circa il 6,6% del totale); percentuali ancora più allarmanti sulle coste adriatiche non italiane (rapporto di ISPRA 2017), La vita media di un mozzicone è di circa 5-12 anni. Il progetto di ricerca RINASCE punta a studiare il metodo migliore per il riciclo dei mozziconi di sigaretta e il riutilizzo dei materiali che li compongono. Questi scarti attualmente costituiscono un importante fonte di inquinamento ambientale diffuso che, anche quando non viene disperso, è comunque destinato alla discarica.
Il progetto ReCePIT punta l’attenzione sul recupero e il riutilizzo della cellulosa da prodotti di scarto, quali i Prodotti Sanitari Assorbenti (PSA); attraverso alcuni trattamenti chimico fisici sono state studiate varie possibilità, e in particolare sono stati realizzati dei pannelli isolanti termici con cui è stata costruita una stanza laboratorio dove sono state verificate le proprietà di basso impatto ambientale e massimo confort. l progetto si propone di studiare vari metodi alternativi per l’utilizzo della cellulosa recuperata, da prodotti di scarto, quali i Prodotti Sanitari Assorbenti (PSA); con questa saranno prodotti innovativi pannelli isolanti termici, tessuti (viscosa, rayon, acetati), sistemi di trattamento aria (filtri), con vantaggio dal punto di vista economico ed ambientale, e grande stimolo per una buona gestione dei rifiuti urbani. E’ stato inoltre considerato l’utilizzo per fini energetici. La finalità è incentivare la raccolta differenziata e il recupero di una tipologia di scarto che normalmente è gettata nei rifiuti indifferenziati. Attraverso la dimostrazione della fattiva possibilità di riutilizzo, con i dati di impatto ambientale ed economico, si vuole incrementare l’economia circolare italiana sfruttando le capacità e la creatività dei ricercatori italiani.
Modulo 4: L’Economia circolare applicata ai rifiuti pericolosi: l’amianto - L’obiettivo del presente modulo è dimostrare come è possibile applicare i concetti dell’economia circolare alla gestione di un rifiuto pericoloso come l’amianto. L’amianto è un termine normalmente utilizzato per indicare sostanze di natura minerale a base di silicio, in grado di formare fibrille molto flessibili, resistenti al calore, fonoassorbenti e chimicamente inerti. Viene estratto da cave o miniere in seguito alla frantumazione della roccia madre nella quale è contenuto.
Considerando che la rimozione è la tecnica più utilizzata, si pone il problema della successiva gestione dei materiali contenenti amianto (MCA). Il conferimento in discariche autorizzate è la tecnica maggiormente utilizzata, pur non essendo una soluzione definitiva al problema: peraltro, il percolato può contenere agenti acidificanti/corrosivi in grado di dissolvere parzialmente le fibre e ridisperderle nell’ambiente. A tal proposito, si cita la Risoluzione del Parlamento Europeo 2012/2065(INI) del 14 marzo 2013 (“Minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente”): “ considerando che il conferimento dei rifiuti di amianto in discarica non sembrerebbe il sistema più sicuro per eliminare definitivamente il rilascio di fibre di amianto nell’ambiente (in particolare nell’aria e nelle acque di falda) e che pertanto risulterebbe di gran lunga preferibile optare per impianti di inertizzazione dell’amianto”.
Nel corso della lezione verranno quindi mostrate le tecnologie di inertizzazione dell’amianto e un’analisi LCA per la dimostrare la differenza in termine di impatti fra le varie tecnologie e il conferimento in discarica..
Modulo 5: Energia da rifiuti - L’obiettivo del presente modulo è illustrare le principali tecnologie impiegate per produrre energia dai rifiuti e come diverse tipologie di rifiuti possano avere potere calorifico diversi. Inoltre viene riportato come viene preparato un terreno per accogliere una discarica di rifiuti al fine di evitare problemi di infiltrazione del percolato nelle falde acquifere e ottimizzare il processo di recupero del biogas
Modulo 6: La biomassa – L’obiettivo del presente modulo è definire il concetto di biomassa e di fornire le modalità di classificazione della stessa a secondo della struttura e la qualità. Sono illustrati i processi che permettono la conversione della biomassa in combustibile o in energia in funzione delle proprietà del substrato organico. Infine, vengono descritte le principali tipologie di caldaie che permettono la combustione diretta della biomassa solida.
Modulo 7: Bioliquidi – L’obiettivo del presente modulo è illustrare i principali liquidi prodotti d biomassa per la conversione di energia. Si affrontano i processi di produzione dell’olio vegetale e dei biocarburanti. In relazione ai biocarburanti, si riportano le principali differenza con i combustibili tradizionali.
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